lunedì 5 novembre 2012

Domani e' il mio compleanno. 36 anni.
mi sento terribilmente giu.
mi sento terribilmente sola.
sono malata.
sto lentamente diventando calva e non riesco piu a guardarmi.
ho paura
 ho paura
 ho paura....
vorrei un abbraccio...

venerdì 12 ottobre 2012

il ritorno....

Il ritorno...
Il ritorno in Polonia quasi due mesi fa mi ha occupato talmente, che non ho avuto ne voglia ne tempo per scrivere qua...
Il tempo forse si... ma sapete come e'... il tempo lo troviamo per le cose che vogliamo fare...
Ma... visto che durante la mia assenza ho avuto piu visitatori che mai, ho deciso di scrivere...
Chissa, forse qualcuno trovera' addirittura il coraggio per lasciare due parole?
Se vi chiedete come sto non vi do una risposta positiva...
E siccome non mi piace non darla, anche per questo non ho voluto scrivere...
Poi sembra di lamentarsi solo...
Da una settimana ho un problema hai piedi, quasi non cammino.. mi avro fatta' male facendo ginnastica... non lo so...
Mia madre non sta benissimo...
E lui... si. lui di cui ho sempre scritto... e' sparito totalmente...
Mi ha portata all'aeroporto, ha conservato a casa sua due borse grossissime di libri che non potevo portare con me.... ed e' sparito..
All'aeroporto un bacio sulla fronte... un abbraccio "controllato", a distanza, per non stringermi veramente...
La sera del ritorno mi ha scritto una mail, una mail qualsiasi, chiedendomi come sto.
Non ho risposto e il giorno dopo ne e' arrivata un'altra... e niente di piu...
Il gli ho mandato dei regali per il compleanno... e poi... non ce l'ho fatta e ho scritto pure una mail molto lunga... come sempre chiedendo spiegazioni... E come potevo aspettarmi, dopo mi arriva una mail molto schietta dove mi ringrazia del regalo e commenta la mia email come quella del solito "delirio" e poi.. sparisce...
Ed io... in tutto questo tempo... mi sto allenando ad odiarlo...
E faccio bene...
Anche voi chiamereste un delirio chiedere spiegazioni dei comportamentei strani tipo questo: dopo tutte le notti che abbiamo dormito insieme, lui sparisce, mi dice di non voler vedermi finche'... una sera non viene, mi ascolta con interesse, mi parla, ceniamo e ... rimane di nuovo... E poi.... arrivano le ultime due notti... cosi importanti per me.... e.... surprise, surprise!... la penultima - lui si allontana da me, quasi cadendo per terra, per non toccarmi neanche con un piede.... E l'ultima... si gira... e solo la mattina mi accarezza il braccio.. sapendo che sono triste... o mi mette la mano sulla pancia nuda.. o sul seno... per 5 secondi....
Ma sembra normale? O sono pazza io?
E per questo sto imparando a odiarlo...Non mi chiedo piu; " come si puo;????" perche semplicemente NOn Si Puo!!! E' perfido e falso giocaro con i sentimenti delle altre persone.
Anche chiedergli " posso starti vicino come amica, mi piacerebbe fare parte della tua vita" non ha mai ricevuto risposta. Sono stata negata. Come una stronza, come una merda...
E invece e' sempre stato bene con me e dopo i suoi silenzio, poi mi ha cercata... e ci vedevamo di nuovo...
Non si fa cosi con qualcuno che non ti piace o non ti importa. E non si fa cosi con una persona che ti vuole bene e ti mostra solo l'affetto.
Punto e basta.
Per ora chiudo... spero di tornare presto qua... e magari potro' leggere le vostre parole??? un bacio!!!:)

sabato 21 luglio 2012

un mese solo...

un mese e me na vado da qua...
questa settimana sono uscita tutte le sere. ho dormito non piu di 4 o 5 ore ogni notte.
Ho conosciuto qualcuno.
Molto simpatico e gentile. Ma...
Ma...
Non ci riesco...
Non ci sono le cose che mi fanno scattare questa cosa...
Ognuno e' diverso... ma... si... MA...
Ci siamo visti due volte... e gia' ho ricevuto un invito per cena a casa sua...
Non potevo.. e poi.. non volevo...
e non so se si e' offeso... per ora c'e silenzio..
ma io so che non posso fare cose che non mi vanno...
Andare a casa per cena dopo 4 giorni del primo incontro mi sembra davvero troppo...
Certo, ognuno ha le sue regole, i suoi limiti, le sue aspettative...
Io non me la sento... perche... solo martedi... c'eri ancora tu qua... sdraiati sul mio materasso...
L'ultima volta... per poco... ma c'eri...
Come potrei...
Non lo so...
Sta finendo tutto...
Il tempo corre... e non so cosa portera'....
Ma so che possono succedere anche cose belle per cui ne vale la pena vivere...

E' sabato.. e non mi sono mossa da casa...
Volevo scrivere il mio libro.. ma niente...
So di averti aspettato...
ma non verrai....
E forse e' questa la mia fortuna... non ricevere questo di cui stiamo chiedendo...
perche non e' per noi... e cosi chiudiamo la porta per la felicita' vera...
aspettando quello che non c'e'... che non verra''.... e distruggendosi la vita...

voi che ne pensate?
..............................

domenica 1 luglio 2012

per imparare...

Lo so che vivo i ricordi.
L'anno scorso sono ritornata a Roma, per un'altro anni e il 30 giugno ci siamo rivisti per la prima volta:
e come sempre mi sembra una vita diversa, mi sembro io una persona diversa e addirittura l'aria mi sembra diversa.
Una lunga passeggiata al lago, all'Eur, mi ricordo ancora il tuo sorriso quando ti confidavi con me parlandomi del tuo lavoro nuovo e tutte le speranze tue.
Poi la cena dal Quagliaro.
E il mio cantare in macchina - "Kalimba de luna"  - non pensavi che io potessi conoscerla.
Quanto sembra lontano.
Provando a spiegarmi le cose, mi convinco che tutto questo ti serviva per dimenticare LEI.
Ma nonostante tu mi ripetessi di non volermi piu, solo dopo 3 giorni, cioe' domenica il 3, mi hai cercata, volevi parlarmi... ti sei sforzato a fare qualcosa.
Io non dovevo impazzire, non dovevo soffrire. Perche sembrava tutto normale.
Quasi.
e quella domenica, con la pizza davanti a Santa Crose in Gerusalemme, mi hai detto cose bellissime su di me.
Hai fatto paragoni tra me e lei. Ho sentito pure di esserti mancata e che sentivi ancora l'attrazione fisica e confidenza con me.
E poi.... dopo altre 3 giorni mi hai detto definivamente di non voler stare con me.
Ed io ti ho messo un ultimatum: o stiamo insieme o no, e giovedi sei venuto, un minuto prima di mezzanotte, quando scadeva l'ultimatum...
E mi volevi...
E perche tutto questo...
Lo so che no nserve a niente torturami cercando di spiegare l'inspiegabile./...
Sto provando a trovare una colpa. Ma la colpa non c'e',.,,,
Il tuo comportamento e' semplicemente scorretto e inspiegabile, e imperdonabile.
perche non e' basato su niente - cioe' non merito niente di questo che mi fai.
E come riesci a ignorarmi cosi, conoscendo tutte le circostanze di cui non riesco neanche a scrivere....

Oggi ho notato che se provo a legare i capelli  - anche se sono corti, sopra le orecchie sono cosi fini che si vede la pelle.... Anche sulla fronte mi sembrano sempre piu radi... Non ho piu parole... Non ci capisco niente...
tutto questo mi fa pensare alla morte... al sonno eterno... senza dolori, senza preoccupazioni, senza paure....
al ritorno mi aspetteranno esami seri... io sono gia; quasi sicura di aver ereditato la brutta malattia dai miei genitori...
che bello scrivere tutte queste cose eh?
forse domani staro' meglio.... ma sola lo stesso... spero di poter almeno aprire la bocca a qualcuno...

venerdì 29 giugno 2012

e cosa dire?

Da piu di due giorni non ti cerco piu.
E sto meglio nel senso che non impazzisco - perche quando ti scrivevo e tu non rispondevi, impazzivo.
e' normale, credo.
L'ingoranza e' davvero il metodo migliore di far male, non costa niente e uccide.
Un po mi aspettavo una telefonata. Ma ti penso cosi male che forse no nti avrei neanche risposto.
Ti immagino e provo a immaginarmi il male. Provo a vedere proprio chi sei.
Le tue promesse infrante in tutti gli anni.
Io che venivo qua e rimanevo sola perche dovevi studiare per gli esami all'[universita' - quanto tempo abbiamo anche passato in biblioteca. E poi... l'hai lasciato.
Poi.... un'estate quando dovevi per forza andare lontano, per poter approfondire gli studi. E non ti interessava il fatto che non ci saremmo visti etc.
E in realta' non ci sei andato. Ed io sono venuta di nuovo da te. Da Roma, ma non da te veramente, perche tu venivi a trovarmi, sarebbe meglio descriverlo cosi.
Poi, dovevi diventare tu l'insegnante d'italiano. Dovevi fare un corso speciale, dovevi farlo pure per noi, per poter finalmente stare insieme. E non ti sei neanche iscritto.
E poi, dovevi prendere il lavoro che ti ha offerto lo psicologo, da cui siamo andati insieme.
Mi ricordo la dedica nel libro che mi hai comprato (come facevamo sempre prima che partissi da Roma) - mi chiedevi di avere pazienza, che tutto sarebbe andato bene e presto avremmo vissuto insieme.
Non e' mai successo.
E la volta piu' brutta quando mi hai deciso di venire da me, per vivere. Mi hai fatto vedere il biglietto.
Io ho informato tutti, ho passato notti per cercarti un lavoro nella rete.
e poi... il biglietto e' tornato alla cassa della stazione Termini.
Come mai ho accettato tutto questo.
Lo so che faccio ridere. Lo so che non posso lamentarmi.
Non sono stata abbastanza ragionevole.
Tu mi sfruttavi semplicemente. Perche le altre ragazze tue ti lasciavano. E per questo le rispettavi.
Ma io c'ero sempre.
E per questo i ricordi del mese scorso e la bellissima serata, notte, mattina e pomeriggio mi tornano costantemente nella mente e non mi fanno respirare.
Ma i miei occhi sono gia' diversi. Quando vedo la tua foto provo il disprezzo. E sono sicura che capirai un giorno.
Mai dire mai.

mercoledì 27 giugno 2012

Love and hate?

L'amore si mescola con l'odio contro di TE.
Tutto il weekend sono rimasta praticamente a letto.
Volevo uscire, cioe' pensavo di trovarne la forza.
Ma niente.
Lo so perche - la mattina c'era semrpe la speranza di vederti, di sentirti. E poi quando sapevo gia' di essere di nuovo lasciata sola, sapevo gia' di essere ignorata e trascurata - non avevo piu la forza di muovermi.
Pure ieri sono stata tutto il giorno a letto.
E oggi, e' bastato il dovere di andare a lavoro, solo per 90 minuti, e sono tornata alla vita.
Una bella grattacheccha sul Lungotevere - dalla nostra " Anna Magnani"... sicuramente ti ricordi...
E poi una lunga passeggiata respirando l'aria caldissima, sudando e guardando Roma, con tutta la sua bellezza impossibile da descrivere.
E poi... lo so... speravo di nuovo... perche stamattina ti ho mandato un po di messaggi email...speravo di sentire la suoneria personalizzata per riconoscere subito te.
Ma niente.
Poi a casa ho controllato subito la posta... ma niente.
E adesso sento l'odio profondo. Puro. Contro di te.
Ti vedo come una persona cattiva, davvero. Vedo un bambino egoista, che tutta la vita scappa dalle responsabilita'.
Perche e' cosi.
E piu te lo dico e piu tu scappi.
E" proprio assurdo lamentarmi. Perche la piu stupida sono io.
Non sono piu una bambina e invece ti lascio fare tutto questo. Ti lascio distruggermi.
Perche come una bambina non riesco a soffrire l'ingiustizia.
Come se non sapessi che la vita e' ingiusta. Lo e'. E chi si lamenta e' solo ingenuo.
Non lo cambiera' nessuno.
Anche oggi ho pensato tanto a quella donna, Magda, morta dopo 8 anni di lotta con il cancro del seno.
La donna di cui non riesco a smettere di meravigliarmi.
Ma dove trovava quella gioia, quell'ottimismo...
In un programma l'ho vista mentre parlava delle metastasi in tutte le ossa e nel fegato. E sorrideva, tristemente, ma sorrideva. E scherzava pure - che riesce ancora a prendere in braccio il suo figlio e fin'ora ha rotto solo un osso.
E poi ho letto alcune interviste vecchie con lei. E credo di aver scoperto la ragione.
Anche lei all'inizio, essendo figlia di genitori morti dal cancro, ha negato la malattia.
Dal momento della diagnosi, per un anno e mezzo non ha fatto niente.;
E poi ha conosciuto il suo futuro marito - descrivendolo " love at first touch".
E da li ho cominciato la cura, e il marito c'era sempre accanto.
E" proprio lui a raccontare che lei dormiva sempre, si allontanava da tutti e lui le portava da mangiare, la portava all'ospedale, la divertiva.
Ecco... lei dall'inizio quasi aveva una persona - aveva l'amore. Lei poteva dormire tutto il giorno perche c'era qualcuno che si occupava di lei. Questa e' stata la vera fortuna.
E la paura che ho e' di rimanere completamente sola. Gia' sono sola. Troppo.
E non sono asociale come a TE piace dire. Io ho fame del contatto umano.
Ho fame di un abbraccio.
Ho fame di conoscere persone nuove, di socializzare, di ridere, di parlare, scambiare opinioni, di uscire a mangiare una pizza con qualcuno, di andare a trovare e di ricevere ospiti.
Lo so, non mi piace esagerazione. Mi piacciono poche persone, ma quelle vere.
Ma non sono asocievole. E' tutto il contrario. Solo che mi chiudo troppo in me stessa, e a volte mi vergogno della mia paura, dei problemi di capelli che ho. E preferisco nascondermi nel mondo dei libri.
E leggo sempre.
E la vita mi passa davanti agli occhi. o forse di lato, o dietro di me.
Un abbraccio a tutti... tutti questi hce leggono ma non vogliono dirmi una parola... magari troverete  il coraggio di parlare? ;)

domenica 24 giugno 2012

Sola di nuovo....

Sicuramente non e' un piacere leggere queste mie parole.
Non so come uscire da questa depressione, da questa paura e ansia.
Lo so che la cosa che mi uccide e' la solitudine e le malattia.
La insicurezza costante.
Mi credo cosi brutta e vedo che tutte le cose che mi piacevano , di cui ero fiera in me stessa, stanno deteriorando.
sara' una punizone?
Mi piacevano i miei bei capelli. adesso ne ho meta', e li perdo in continuazione e sono diventati finissimi e senza vita.
Mi piacevano le mie ciglia lunghissime - non sono state mai cosi deboli e diradati come adesso.
Mi piacevano le sopracciglia - da sette anni non ci sono piu, tranne qualche peletto che a volte appare e sparisce.
Mi piaceva la pelle liscia della faccia - e da anni ho queste "cose" sulle guance, che non so so cosa siano, ma la superficie non e' piu cosi liscia.
Nessuno ha saputo aiutarmi, spiegarmi, darmi una cura.
Adesso i capelli mi terrorizzano. Ogno giorno la paura di come staranno. Come staro'. La paura di uscire, di farmi vedere... Mi sento condizionata., e so di non essere sola. Perche leggo tantissime strorie di donne come me.
Ma io sono completamente sola.
Quanto mi manca un abbraccio, una parola buona, un apprezzamento.
Vorrei sentirmi una donna.
Gli uomini che mi parlano per strada non bastano.
Io vorrei un qualcuno vicino a me, di cui mi posso fidare, e con cui stare.
COn cui parlare.
Ieri ho detto solo un CIAO alla mia coinquilina. E nient'altro.
Il weekend e' piu duro per sopravvivere.
Mi sono umiliata di nuovo chiamando e scrivendo a LUi.
Ma lui non mi ascolta. Spegne pure il telefono di casa e si sente libero.
Io lo agito. Lo faccio arrabbiare. Si sente scoraggiato e lo faccio allontanare.
E io impazzisco ancora di piu. Ripenso a tre settimane fa, a tutte le mattine passate insieme.

Mi sento sola e impaurita.
Ieri ho letto della morte di una bellissima e bravissima donna, solo un anno piu giovane di me.
Da 8 anni combatteva con il cancro del seno, ha trovato amore, durante la gravidanza ha fatto la chemio.
Fondatrice di un'organizzazione per aiutare le donne malate - sopratutto a farle sentire donne di nuovo.
Organizzava corsi di trucco, per nascondere la mancanza di ciglia e sopracciglia ad esempio, incontri con stilisti per scegliere i vestiti addatti alle protesi del seno ma allo stesso tempo femminili. Corsi per scegliere le parucche piu belle e naturali. Insomma, tutto per aiutare alle donne a sentirsi ancora donne. E non sentirsi sole o condannate.
Ha lasciato un bambino di 5 anni. E il marito.
I suoi genitori erano morti gia da 20 anni. Per la stessa malattia. Il cancro.

Provero' a trovare la forza per uscire oggi. LUI ha un concerto ma non ci andro'. Prima pensavo di si, ma ho deciso di no. L'odio contro di lui sta vincendo contro l'amore, che non so in realta' cosa sia.

A volte penso alla morte... e ho paura... ma so che sarebbe la fine di tutto il dolore....
Ma vorrei vivere lo stesso....

mercoledì 20 giugno 2012

Solo due mesi...

I silenzi diventano sempre piu lunghi.
E' perche non riesco a trovare pace e poi sto poco tempo a casa.
Credo che fra due mesi me ne dovro' andare.
Passano proprio oggi 22 mesi da quando sono arrivata per vivere qua.

Nel post precedente ci ho messo tutta la speranza per LUI... e invece...sembra gia' tutto perso...
CI siamo visti ieri o forse oggi, di notte. Ci siamo addormentati dopo una lunga conversazione... e verso le 5:30 e' tornato a casa...
Lo vedo che qualcosa in me lo trattiene... Me lo dice lui che non gli va troppo di vedermi... forse ha paura che potrei spiegarmi in un modo sbagliato quello che facciamo...
Eppure l'anno scorso ci vedevamo quasi ogni giorno...
Ma capira' mai chi sono... mi vedra' mai con occhi diversi?
Credo che sta corteggiando una ragazza straniera della sua orchestra.
Chissa' quanto e' vero.. e come e' davvero....
Io purtroppo sono esclusa dalla sua realta'... E' tutto clandestino...
Lo so... mi sto umiliando...
ma ho deciso di vivere il piu possibile in questi due mesi, cercando di vederlo quanto posso...

Uffa... che caldo pazzesco...
Oggi ho fatto una passeggiata lunghissima, e quando stavo in via Cavour mi si e' rotto il sandalo - uno di quelli comprati esattamente il 20 giugno, 5 anni fa, esattamente un giorno dopo la morte di mio padre.
Quanto anni....
Ieri sono rimasta a casa, praticamente a letto tutto il giorno... pensando alla grande perdita... alla gente che sparisce dalla nostra vita....
Ci sono persone di cui non so piu niente, anche se ho provato a contattarle, anche se dovevamo sentirci...
Cose non spiegabili... e tristi....

Domani ho una visita tricologica... Quando penso a quella di dicembre nel famoso centro per salvare i capelli - e il trattamento disumano ricevuto li, ho un po paura. Ma ho piu paura della diagnosi che potrei sentire... I capelli non migliorano purtroppo.... Non riesco a vedermi mezza calva... E non ho mai visto prima cosi tante donne, anche piu giovani di me, senza capelli in cima della testa... Quasi quasi vi sento dire " in bocca al lupo" e io vi rispondo" CREPIIIIIIIIII!"

Adesso forse mi guardo un film e poi subito a nanna. Ieri ho visto "Il grande bollito" un film cupo che mette veramente depressione. Devo cercare di scegliere qualcosa di leggero per stasera...

Scrivetemi!
Alla prossima!
Fiore :)

domenica 3 giugno 2012

c'est la vie...

C'e' stato un periodo lungo di silenzio... non ho scritto niente...
Se vi chiedete il perche, eccolo: succedono delle cose che mi lasciano di nuovo senza parole...
Dopo questo weekend passato insieme con LUI tutto sembra cambiato, ma non avrei il coraggio di dirlo ad alta voce... direi solo " forse"....
Ogni volta che ci vediamo, che poi ci svegliamo insieme, sento un pezzo di ghiaccio rompersi... sei piu "vicino" a me, piu dell'anno scorso... anche se l'anno scorso ci vedevamo quasi ogni giorno. Ma e' importante quello che mi dici, come mi parli, come mi guardi, come mi tratti... io lo noto... ma ho imparato di non trarre conclusioni in fretta...
DI altre cose: ho appena perso un'amica. Persa nel senso fisico: ha lasciato Roma e cosi non ci saranno piu quei bei momenti di prima, telefonate etc. E proprio quando speravo di finalmente aver trovato quelcosa di serio e prezioso... Anche se prima di partire c'e' stata una situazione davvero brutta... sono stata accusata di cose che non avevo fatto, poi mi e' stato rinfacciato quello che doveva essere il mio successo... E a dire il vero non so ancora il perche... anche se le altre cose sono gia' state spiegate... Ma il fatto che qualcuno che credevo amica ha capito male le mie parole e ne ha tratto il significato cosi brutto, conoscendomi bene, fa male...
Non ci credo che fra quasi due mesi non staro' piu' qua...
Sono molto stressata per questo... non so che fare... ho paura di farmi delle analisi per vedere cosa ho... ho paura di affrontare di nuovo la realta' lasciata indietro...
Oggi ho parlato con mia madre... ogni volta che parliamo c'e' una notizia di qualcuno che e' morto... qualcuno che conoscevo, che viveva vicino, o era giovane... oggi pure non e' mancata la solita notizia... Un ragazzo solo due anni piu grande di me, che conoscevo nei tempi di scuola, e' morto... caduto dalle scale... due figlie. tra cui una di solo 6 anni.... e la settimana scorsa si trattava di un'altra persona - di 42 anni, annegata.... il padre di uno dei miei studenti.... e prima di lui - il mio vicino di casa, che conoscevo da una vita...
Ho paura della morte... ci penso spesso... mi sembra cosi ingiusto invecchiare... andarsene... e poi... morire giovani... Solo oggi ho letto un articolo che parlava del cancro: una prognosi terribile: " fino al 2030 dovra' aumentare il numero dei malati di 75 percento..." E poi tutti i casi dell'ictus... tutte queste morti precoci... perche e'' cosi.... quanto e' triste.... e quanto poco tempo abbiamo in realta'....
scusatemi.... ma ho dovuto dirlo... sfogarmi un po....

saluto tutti i miei lettori, dalla roma caldissima...
un bacio

giovedì 17 maggio 2012

Favola

C'era una volta un ragazzino. Non si sa quanti anni aveva, pero' era sempre un ragazzino.
Al ragazzino piacevano tanto i dolci. Pero' naturalmente non poteva averli sempre e tanti.
I dolci fanno male, e poi, la cosa piu importante, i dolci costano.
E per averli il ragazzino avrebbe dovuto spendere troppi soldi.
E cosi, un giorno, il ragazzino vede una bella pasticceria.
Una di queste davvero buone, come di deve, con i dolci fatti in casa, senza conservanti e colorificanti, o aromi artificiali.
E cosi' il valore di questi dolci spiegava il loro prezzo.
Ma il ragazzino non era abituato a pagare per avere le cose che voleva.
E voleva il dolce disperatamente.
Cosi, un giorno molto caldo, entra nella pasticceria, e di nascosto ruba un dolcetto e se lo mangia.
E non succede nulla.
Cosi fa dopo per altri 5 giorni.
Infatti non succede niente.
Il ragazzino prende gusto in questi dolci, non ne vuole altri, e impara anche che non ci vuole niente per averli.
Cosi i dolci perdono tutto il valore per lui.
La cosa che gli interessa e' solo saziare l'appetito, la voglia naturale dello stomaco.
Finche' un giorno, uno di questi caldissimi caldissimi, dopo aver mangiato il solito dolce,
il ragazzo si sente male.
Vomita tre volte.
Perche visto che i dolci erano fatti tutti in un modo totalmente naturale,
 alcuni di loro sono andati a male, con il caldo bestiale.
Il ragazzo si promette di non mangiare piu questi dolci.
Ma, passato il mal di pancia, dopo due giorni, non riesce a fare altro che tornare davanti alla pasticceria.
Prima ci passa solo. Per qualche giorno ci si ferma pure davanti a guardare.
E poi dopo due settimane lunge entra di nuovo.
E ruba il dolcetto.
La sua bocca rinocosce subito il suo sapore squisito.
E cosi continua per altri 6 giorni.
Finche il settimo giorno non viene catturato il ragazzo con meta' del dolcetto in mano,

e meta' gia' mandata giu'.
La buona proprietaria del negozio gli chiede se gli era piaciuto.
E il ragazzo tutto imbarazzato dice di si. ma...
e poi racconta che in realta' veramente non lo sa, perche questo dolcetto gli ha fatto star male per giorni. Chissa' se pure questo gli fara star male?
La buona proprietaria cosi gli dice" ok, ragazzino, allora torna qua per sette giorni.
Ogni giorno ti daro' tutti i dolci che tu possa mangiare senza limite.
Se uno di loro ti fara' stare male, ne saro' responsabile io".
E cosi succede.
Il ragazzo viene ogni giorno, si riempie di torte, dolci e dolcetti vari senza pagare nulla.
Tutto questo accompagnato dal buon sorriso della proprietaria.
Dopo i sette giorni trascorsi - il ragazzino ne vuole altri di dolci.
ma la proprietaria dice: " No. Da adesso se vuoi mangiarne almeno uno, eccoti i prezzi. Dovresti pagare".
Pero 'il ragazzino tira fuori la storia del vomito, e sembra di non essere piu sicuro
se i dolci gli piacciono veramente.
ma la proprietaria gli dice " se tu apprezzi i miei dolci, dovresti dare anche tu qualcosa, dovresti pagare.
Il ragazzo pero, gia' abituato ad avere le cose gratis, non vede il valore dei dolcetti.
Non capisce quanto lavoro e fatica e amore ci aveva messo la proprietaria nel crearli,
per far accontentare i suoi desideri.
E cosi, il ragazzo si autoconvince di non voler piu i dolcetti.
Pur di non dover pagare niente, cioe' non dare niente in cambio.
Dopo un po' di tempo, il ricordo della delizia non gli permette piu di stare lontano dalla pasticceria.
E cosi ci entra nelle ore di punta, quando il negozio e' pieno di gente e come se niente fosse, se ne aproffitta.
Sceglie di nuovo i dolci piu buoni e sofisticati.
Non spende mai un soldo.
Convinto del fatto che se poi ne trova uno andato a male, tra i dolci, lui sara' assolto da tutti i peccati.
Non sa pero', che la buona proprietaria e' ben consapevole di tutto questo.
Pero' non dice niente.
E' contenta che al ragazzo piacciono i suoi dolci.
lei ama i suoi dolci ed e' felice quando puo' accontentare gli altri.
Pero' ne perde un po del suo entusiasmo, e ci crede sempre di meno.
Sotto lo sguardo severo del ragazzo, che le fa ricordare sempre la storia del vomito, pure a lei, lentamente,
il suo lavoro, i suoi dolcetti, cominciano a piacere sempre di meno.
E un giorno non ce la fa piu di alzarsi, e muore nel suo letto.
Da sola.

sabato 12 maggio 2012

Che confusione...

eh, non scrivo da tanto... ma sono successe cose incredibili, inaspettate...
Gia' due volte mi sono svegliata con te... e come e' possibile non lo so....
Vieni all'improviso... e stiamo bene...
Come l'ultima volta... ti ho fatto un esame linguistico - abbiamo letto i testi e fatto gli esercizi grammaticali - sei stato bravissimo!
Poi abbiamo parlato tanto, anche scherzato... che bello cosi... mi piace essere semplicemente sdraiata sotto la stessa coperta... sentire il tuo braccio, le tue gambe, accante alle mie... e parlare di tutto... raccontarti tante cose... ascoltarti... e ridere....
Ma cosa significa davvero? Tu te ne uscirai dal guscio? Cosa c'e' nella tua testa?
Ormai non provo a cercarti, non faccio niente... vediamo cosa farai tu...
Ma il ghiaccio si e' gia' rotto... sciolto...
So che ne hai paura, anche io... ma vedremo....
E' tornato il caldo estivo...
Ieri lo sciopero mi ha costretta di uscire da casa tante ore prima. Che bello vedere Roma di mattina, l'aria ancora fresca, poca gente, l'odore del caffe... Ho fatto colazione al bar e sono andata in Villa Celimontana. Una meraviglia....
Dopo comunque i miei dannati sandali Martens mi hanno rotto i piedi - le suole piene di vesciche mi hanno tolto la voglia di camminare dopo. e pure oggi sto a casa a riposare i piedi addolorati. Il primo sabato libero  - passato tutto a casa, se non conto la spesa di sera. Ho fatto la lavatrice, lavato le coperte pesanti, il cuscinotto colorato che aveva il tuo odore, ho cucinato, letto Guareschi, visto un film, ascoltato musica....
Eh... e cosa succede adesso?
Mi preoccupo seriamente per mia madre... e per me...
Fra tre mesi dovro' tornare... e non riesco a crederci....

sabato 28 aprile 2012

ricordi d'estate

vedendo questa ragazza in cucina, in canottiera e mutande,
il balcone aperto,
l'aria caldissima
mi sono ricordata
quando partivi da casa mia la mattina
l'estate scorsa
e io dormivo felice
e poi le colazioni pigre
seminuda
fantasticando
sperando
felice

mi sentivo una donna

giovedì 26 aprile 2012

incredibilmente giu'...

Eh si, incredibilmente... come nella canzone...
Ieri e l'altro ieri  - due giornate meravigliose.
Specialmente ieri. Per la prima volta ho visitato il Bioparco con lo zoo a roma.Con persone veramente speciali. Tutto finito in una pizzeria.Una giornata perfetta.
Ma come nel libro di Mazzantini, non finisce bene.
Perche oggi mi sono sentita molto giu;'.,
Sono stata al cinema, ho visto "To Rome with love" - un film molto bello di Woody Allen.
E prima ho camminato a San Giovanni, mi sono sentita bene, Roma mi ha di nuovo incantata.,
Ma dopo...
Non sto bene fisicamente.. Ho paura di avere lo stesso brutto male di mia madre. Ho dei dolori. Ma non ne faccio niente. Ultimamente dormo anche in un modo strano - faccio dei sogni, mi muovo un sacco. Sono molto agitata. e ho la tachicardia. come sempre. I capelli non mi aiutano sicuramente a stare meglio.
Ma quando finira' tutto questo?
Mi manchi da morire. STamattina ho letto le nostre vecchie chat. E di nuovo solo adesso, dopo anni, riesco a vedere i nostri comportamenti sbagliati, le incomprensioni. Parlando in chat, uno non puo capire la mente, non sente la voce, poi la lontananza... io mi offendevo molto spesso. Tutte queste cose le vedo adesso.
Quanto spesso non credevo di piacerti. Ma adesso vedo che non era cosi. Probabilmente ti piaccio ancora.
L'estate scorsa, quando non volevi stare con me, mi avevi detto che l'attrazione fisica c'era ancora.
e infatti poi ti aveva vinto.
Io ti piacevo. Mi volevi.
Vorrei un po addormentarmi con calma. calma... cos'e'?
vediamo.... domani e' un altro giorno....
 di sole...

mercoledì 25 aprile 2012

Lezioni di canto...I

IEri un giornata sorprendentemente bella.
Il cielo grigio, quasi quasi pioggia. Lezioni cancellate- nessuno si e' fatto vivo.
Per puro caso incontro una mia collega sconosciuta.
Una passeggiata lunga a finire in uno dei posti famosi, a prendere il  the' caldo e un dolce.
Lentamente si scoprono persone che piacciono a me.
Non basta fare una conoscenza. Poi si deve vedere come procede.
Quante belle parole avevo gia' sentito. Quante proposte di incontri, cene, feste.
E poi niente.
Contare solo su se stessi e' la soluzione migliore.
A volte uno addirittura esce con qualcuno sempre disponibile, ma non sta bene - visto che si parla sempre della stessa cosa - o meglio si deve ascoltare. E poi non ce la fai piu a vedere sempre la stessa megalomania, le stesse frasi che cominciano con " io..."....
E quando ti stanchi eccone un'altra conoscenza. All'improvviso. Un modo migliore.
Stamattina sto ancora sdraiata, il sole mi sta riscaldando dalla finestra, ascolto radio classica e mi sto preparando mentalmente alla prima lezione di canto.
Non sara' neanche una vera lezione - ma un incontro per capire qualcosa. Per vedere la qualita' della mia voce. E per vedere cosa farne.
Che bello!
Peccato non hai risposto al mio invito di oggi.
Ma peccato per te. Me ne sto convincendo.
Ciao...

lunedì 23 aprile 2012

vederti ancora...

Quanti pensieri...
Spesso mi rendo conto di essere davvero solitaria. Solo con poche persone sto veramente bene.
Ci siamo visti giovedi. Ti ho annoiato. Sei stato silenzioso.
Per me solo rivederti e' stato tanto. Ho provato a rompere il ghiaccio, ma niente...
Anche se in macchina abbiamo parlato fino alle 3:00 di notte, non e' stato come l'anno scorso.
Non hai piu pazienza e volonta'.
Oggi ti ho visto al concerto. Brividi d'emozione. Suoni con il cuore. Una volta mi avevi chiamato "la tua violoncella" che volevi suonare. Mi piacerebbe ancora... essere suonata da te.. anche adesso...
Non ho piu pazienza neanche io con cose noiose. Solo con l'amica nuova, la mia ex;'studentessa ho sentito il piacere di parlare. Ho trovato la calma. Persone profonde, calme, che non gridano, ma hanno una certa' sensibilita' e valori... ne conosco  poche ma con loro mi trovo bene.
Mi sto addormentando.. spero di sognarti ancora qua con me, in questo letto dove tante volte ti sei addormentato e svegliato...
spero tu sia felice...
ciao

giovedì 19 aprile 2012

Rain drops are falling on my window...

Guardando dalla finestra del bagno
La strada, le macchine sotto la pioggia
Solo una volta ancora
vederti li, al citofono
con una busta di plastica in mano
la pizza o la spesa per cucinare
Solo una volta
"L'amore ritrovato" - ho visto oggi il film
Bello.
Sperando sempre di ritrovarti un giorno.
Ancora.
Buonanotte... mio....

lunedì 16 aprile 2012

ups and downs....

Sono scoppiata in lacrime... non ce la faccio...
Ci provo.. ci provo.... in tutti i modi possibili...
e poi basta vederti... in una foto.... e il dolore diventa fisico... insopportabile...

Scusate....

mi chiudo di nuovo nel mio guscio... La maschera sulla faccia ma dentro...
Non lo dico a nessuno... solo qua apro il cuore...
Quanto mi manchi... mi manca il tuo sguardo, la tua voce, le tue mani, il tuo corpo. Tu. La tua presenza.
Solo adesso mi sono resa conto di una cosa: ieri sono passati due anni da quando e' cominciato tutto l'incubo. Quando avevo saputo di lei... e non sono piu' stata me stessa. Avevo fatto cose terribili. E non saro' mai perdonata. E continuero' ad odiarmi sempre di piu' Quando bastava solo un abbraccio vero - un abbraccio del perdono. E comincerei ad amarmi.
Sei cosi importante. E proprio per questo mi tratti cosi male.
Io vivo ancora. Ancora riesco a stupirmi  - la vita mi sorprende ancora, la musica e; ancora il miele per il mio cuore, le piccole cose riescono a darmi la spinta per andare avanti.
Ma manca questa piccola cosa...
e poi... la solitudine... dentro di me...
non meriti tutto questo .... non hai mai meritato di avermi conosciuta...
non meriti me....

giovedì 12 aprile 2012

tornata... cambiata?

Sono tornata a Roma dopo una vacanza a casa.

E' stato bello rivedere la famiglia. E stare nei miei spazi  - dormire nel mio letto, tra i miei libri, con calma, nel silenzio.
Quanto ho riflettuto sulla vita... e su di LUI...
Mi sono sentita piu' forte, ma anche ancora piu' diversa. Nel senso che non riesco ad accettare le cose che prima mi facevano arrabbiare, mi portavano ansia. Mi e' difficile trovare una persona con cui confidarmi.
Non mi sento capita o rispettata cosi come mi piacerebbe. le mie scelte vengono troppo spesso criticate. Oppure mi sento costretta a fare le cose che non voglio - e quelle che voglio mi sono vietate.

Volevo scrivere una lettera a LUI, ma non ce l'ho fatta. Ho deciso di scriverla a Roma. Ma non ci riesco... Non lo so... Perche gia' so come sara'. Lui non rispondera' neanche. E cosi staro ancora peggio - perche ogni risposta mancata fa male da morire. Come ogni mail mandata a lui porta un'illusione di essere in contatto... e poi,,, dopo un breve tempo arriva la consapevolezza di essere ignorata di nuovo... e il dolore e' ancora piu' grande...
Provo ad odiarlo... e oggi, il primo giorno che sono uscita a lavoro, mi sono sentita meglio... mi sento cambiata... e vorrei dirglielo... ma so che lui non mi ascoltera',,,,,
eh... forse qualcuno mio scrivera' qualcosa?
voi che mi leggete nella lontana America, o in Germania, perche rimanete silenziosi?

lunedì 19 marzo 2012

La speranza muore per l'ultima?

L'anno scorso ci siamo rivisti per la prima volta, dopo tanti mesi.
Mi ricordo quel giorno come se fosse oggi.
Speravo di vederti. Solo questo.
Non speravo di ospitarti nella mia cucina la stessa sera, dopo mezzanotte.
Non speravo di rivederti poi regolarmente, quasi ogni giorno.
Non speravo di poter mai piu svegliarmi accanto a te.
Non pensavo di dover dirti addio oggi.
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domenica 18 marzo 2012

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Lascia che sia tutto cosi'
e il vento volava sul tuo foulard
Avevi gia' preso con te
le mani le sere la tua allegria
non tagliare i tuoi capelli mai
mangia un po' di piu' che sei tutt'ossa
e sul tavolo fra il the e lo scontrino
ingoiavo pure questo addio...
Lascia che sia tutto cosi'
e il cielo sbiadiva dietro le gru
no non cambiare mai
e abbi cura di te
della tua vita
del mondo che troverai...
cerca di non metterti nei guai
abbottonati il palto' per bene
e fra i clacson delle auto e le campane
ripetevo: non ce l'ho con te
e non darti pena sai per me
mentre il fiato si faceva fumo
mi sembrava di crollare piano piano
e tu piano piano te ne andavi via
e chissa' se prima o poi
se tu avrai compreso mai
se ti sei voltata indietro
e chissa' se prima o poi
se ogni tanto penserai
che son solo
e se adesso suono le canzoni
quelle stesse che tu amavi tanto
lei si siede accanto a me sorride e pensa
che le abbia dedicate a lei
e non sa di quando ti dicevo:
mangia un po' di piu' che sei tutt'ossa

non sa delle nostre fantasie del primo giorno
e di come te ne andasti via...
e chissa' se prima o poi
se tu avrai compreso mai
se ti sei voltata indietro
e chissa' se prima o poi
se ogni tanto penserai
che io solo...
resto qui
e cantero' solo
camminero' solo
da solo continuero'

venerdì 16 marzo 2012

NO, no e poi no....

Da dove cominciare?
Forse prima vorrei chiedere tutti i miei cari ospiti "silenziosi" di lasciare almeno un saluto? o qualche parola? ve ne sarei molto grata! :)

Allora...
Domenica al mare 'e stato bellissimo. Prendere il trenino per Ostia per me e' sempre una cosa speciale. Perche lo prendevo semrpe per andare da LUI. E ormai non ho piu' visto la sua casa da quasi tre anni...
C'era un bel sole - ho camminato senza scarpe nell'acqua tiepida, e poi mi sono seduta sulla sabbia e mi sono riposata. La musica delle onde ha avuto il potere di quasi addormentarmi... Con occhi chiusi ho sentito la serenita' profonda... Comunque tornando, passando per le strade conosciute con lui, mi sono sentita un po giu'... Anche sul trenino c'erano coppie, famiglie... ed io da sola... E' sempre brutto il domenica pomeriggio  - si sente proprio la solitudine...
Mercoledi e' stato un giorno molto bello. Grazie allo sciopero! :)) Ma come e' possibile, eh? Ma si, perche sono dovuta uscire piu' di 3 ore prima. E ultimamente tutte le mattine sto a casa, a letto. Questa volta ho potuto ammirare di nuovo la bellezza di Roma la mattina. La prima fermata: libri usati in via Cola di Rienzo. Ne ho presi 3!! Uno sull'autostima, scritto molto bene da un famoso psicologo. L'altro sugli Italiani - scritto da un inglese che vive in Italia da anni. E l'ultimo di Terry Pratchett - ho sempre voluto leggere qualcosa di lui. Che bello!
DOpo: colezione al bar. Un cappuccino e un cornetto 80% nutella. MMMM... che bonta'! Mi sono sentita italiana...
Poi una passeggiata e mi sono fermata in Piazza Cavour, ormai il mio posto preferito, dove ho letto un bel pezzo del libro sull'autostima facendo appunti e sottolineando alcune cose. Spesso ho gia scritto la prima lettera del mio nome o il nome di LUI, quando ho trovato qualcosa che descriveva proprio noi.
Poi il parco a castel Sant'Angelo, e poi il; lavoro.
Una giornata riuscita.
E poi giovedi... La mattina ho scritto una lunga mail a lui, con tante domande a cui non riesco a trovare risposta e che continuano a tormentarmi. Durante un pausa a lavoro ho trovato una sua email dove mi diceva di venire da me la stessa sera. Non volevo stare a casa mia con lui. Mi sento cosi inerme, piccola. E gli ho risposto, ma quando sono tornata a casa, non ho avuto nessuna risposta da lui. E proprio quando avevo mangiato, e mi stavo preparando un gelato ha squillato il citofono. Era lui. Ed e' andata come me lo aspettavo... Infatti, sembrava troppo presto per avere una risposta positiva... Lui si e' stampato le mie domande e mi voleva rispondere come in un processo, una dopo l'altra. Mi sono sentita male. Abbiamo finito in macchina sua, gridando, rinfacciandoci semrpe le stesse cose ... E in realta non mi ha risposto alla maggioranza delle mie domande... Ed e' andato a casa...
Sento un vuoto dentro...
Oggi gli ho scritto... Ma so che e' gia la fine... che lo era gia' prima... lo so....
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domenica 11 marzo 2012

La VITA accelera...

Non ho scritto niente da due settimane.
La vita e' accelerata. Dopo il periodo di "deserto" e' cambiato tutto.
La prima cosa:
 niente piu contatti con quella persona che si lamentava sempre. Sabato scorso mi ha trovata di nuovo in Piazza Venezia, "per caso".... Ma io so gia' che non e' stato cosi. Proprio quando volevo stare un po al sole, con la musica nelle orecchie. Sono scappata subito a prendere la metro a Colosseo. Eh....
Prima di partire ho sentito " Ma prendiamo un caffe...".... ma non se ne rende conto questa persona di questo che fa... e come fa....
Poi martedi, il 6 marzo, un altro "colpo di fulmine".... stavolta vicino ai libri usati... Qualcuno molto interessante, molto molto gentile, divertente, colto.... Si e' accesa subito la luce della simpatia in tutti e due, credo. Un caffe, una passeggiata... tantissime risate... Ma ... un piccolo ma.... Lui e' piu grande di me.... 14 anni piu grande.... e poi... e' un po piu basso di me... E scusate mi, ma ho una debolezza per gli uomini molto alti, ok, almeno piu alti di me... E poi... anche questo non doveva essere un problema... ma...
Dopo LUI, ho notato di essere diventata estremamente cauta, troppo riservata, molto severa... Ho paura di innamorarmi, di coinvolgermi troppo in una storia che poi mi fara male... E cosi scappo dalle persone che mi dicono subito dove mi porteranno le prossime 10 volte... E lui ha fatto cosi... Poi mi ha chiesto quando poteva chiamarmi.... E quando ci siamo salutati, mi ha chiamata gia dopo 10 minuti... dicendomi dove mi portera' a maggio... E poi la sera tardi mi ha richiamata dicendomi in dettaglio cosa e come ha cucinato... E il giorno dopo, mentre lavoravo, ho trovato due chiamate senza risposta... da lui.. Anche se gli avevo detto di chiamarmi solo la sera, per motivi di lavoro... La sera poi ho spento il cell perche ero sfinita... e la mattina dopo ho trovato un'altra chiamata verso le 23:00.... e poi e' arrivato il silenzio... Si sara' offeso? Eppure ero " una donna affascinante" per lui....
Ci ho pensato... ma non riesco a fare cose contro di me... adesso no... non sono forse ancora pronta... non lo so.... Ma LUI mi ha distrutta... e io pure mi sono lasciata distruggere... cosi si ama solo una volta nella vita.....
Ho ritrovato una mia collega con cui ho passato tutto il giorno oggi... Che bello... Prima a pranzo da me, poi siamo andate da lei, passato tempo con il suo ragazzo, e poi abbiamo fatto la spesa, e cenato solo io con lei...
Ho preso un autobus notturno.... da sola.... che bello.... Questa e' la vita... e mi sento piu forte e piu brava e piu positiva... Perche mi sento apprezzata e semplicemente NORMALE....
Quando stai sempre da solo... diventi selvaggio... non sai piu apprezzare le cose... non ti senti apprezzato... Vuoi un contatto umano... the human touch.... e ti comporti in modi strani, a volte incorretti.,... ma dentro di te rimane sempre la stessa voglia di amare ed essere amato... di dare... di condividere.... di essere sereno...

LUI non mi chiama piu.. non risponde... non lo capisco... non capisco il perche...
Io cresco sempre di piu... vado avanti... ma lui non apprezzera' mai quello che faccio... i miei sforzi... Perche non ci riesce ad apprezzarlo... e' fatto cosi...
Forse se mi desse la terza possibilita... ma se non cambia lui il suo atteggiamento verso di me... non e' possibile...
Domani vado al mare... voglio proprio stare un po da sola... mi porto un libro.,.. porto la pizza.... la macchinetta per fare foto... e mi metto a fissare le onde... la musica del mare invece del solito MP3 nelle orecchie...
Peccato che TU non lo vuoi leggere...
Mi prendi per scontato pure in questo....
Non ti interessa... peccato....
ciao....

venerdì 24 febbraio 2012

Uno sfogo....

Proprio non ci riesco a non scriverlo...

Devo descrivere la persona con cui mi sono vista, la persona che mi chiama, che mi cerca e che mi fa pensare cosi tanto. E credo ci sara' una ragione nell'averla conosciuta...
Questa persona fa questo di cui mi incolpavi sempre TU. SI LAMENTA! e quasi sempre...
Gia dal nostro primo incontro, casuale... Cioe' l'ho capito solo adesso.
Il primo momento e' molto importante ed io ho visto qualcuno con la faccia triste, contorta quasi, mentre parlava. Una luce rossa mi si e' accesa subito...
Poi la prima chiamata... non e' stato molto diverso... Ho saputo subito tutti i dettagli tragici del passato. Non sapendo cosa rispondere, sono rimasta zitta. E non c'era tanto da raccontarci. E a volte non capivo neppure cosa diceva  - le parole mangiate, la voce silenziosa, cauta, insicura.
L'incontro domenica... Una persona che seduta non smette di muoversi, radrizzarsi, sfiorarsi la pancia come per aggiustare i pantaloni, a cui non piace il cibo, il posto, che mi dice di avere piu problemi di me.
E poi l'altra telefonata ieri: le stesse lamentele insignificanti di tutte le altre volte. Appena lo noto, una difesa, tipo accusa, non manca: " Mica si puo stare sempre a ridere e scherzare!". Si, sempre no, ma neanche MAI.

Io so gia' che non ci sara nessun futuro. Non lo voglio. Non ho bisogno di una persona cosi. Pesante, triste, senza interessi. Che mi chiede come mai riesco a vivere senza la TV!

E mi chiedo: tu mi hai vista cosi??? Sono stata cosi per te??? E non riesco a crederci!! Perche io riuscivo a ridere, a cantare, ad avere idee... So di essere stata pesante, anche molte volte. So di essere stata invadente e possessiva ma lo diventavo davanti alla tua noncuranza e irresponsabilita'. Vedi, io a questa persona non potrei fare le stesse cose che avevi fatto tu a me. Non potrei giocarci. Non si svegliera con me questa persona, per poi vedermi scappare e spegnere il cell. Perche se dico no, dico no.
Invece tu.... ti sei frenato da solo. Ti sei difeso da me... Tu sei un codardo...

E non riesco a smettere di pensare a come e' difficile trovare una persona giusta. Che pensa come noi, con cui possiamop capirci senza parole. Io voglio una persona viva. e una persona "semplice" nel senso " non contaggiata dalla' vanita' della TV, delle pubblicita' etc". E proprio questo che ci rende unici. E pieni di valori. Noi siamo cosi. Io e te. Siamo curiosi del mondo, non capiamo troppo bene come addattarci. Potremmo essere felici. Io e te. Se solo tu.... se solo mi capissi e mi dessi la possibilita' di essere me stessa... se me la dessi gratis... senza trappole nascoste.. senza ferirmi... senza punirmi per il passato... E con fiducia...
Ma non lo farai... e' successo troppo ... e tu ti convinci di non volermi...
E scusa se lo dico ma sei un coglione!!!!
e quando trovi una come me, fammelo sapere.... se riuscirai ancora a tenere la penna fra le dita invecchiate o se riuscirai ancora a vedere cosa scrivi, dietro gli occhiali enormi...

Perche ....
Io non saro come questa persona... io non lo sono... io sono diversa.... io voglio vivere... ho paura della morte... e ci penso spesso....perche a volte voglio solo dormire...
Chiamami..... ho bisogno di un abbraccio....
Pensaci a tutto il passato...
Se dovessi morire adesso... La cosa piu bella della mia vita sarebbe Cracovia con te nel 2003/2004... e poi Siena 2009.... Ci ricordi ancora?
Hai mai pensato dove avevi sbagliato tu? cosa hai rovinato tu? a cosa sarebbe potuto andare diversamente se tu avessi o non avessi fatto alcune cose???

Io ci penso molto spesso.

Di una cosa sono sicura: siamo cosi uguali. E se solo ci fosse la voglia di apprezzarlo, se solo mi facessi sentire importante, saremmo due persone felici insieme.
Ma questo lo penso io. Non tu. E non c'e' niente da fare.
Lo so.
ma dovevo dirlo.... perche se no mi scoppia il cuore....
ciao....

Primavera....?

Oggi un giorno grigio... il dolore fisico, stanchezza, voglia di chiudere gli occhi e dormire per giorni.... I capelli terribili... voglia di nascondermi, di svegliarmi come prima... Ingenua... lo so.... perdonatemi...

Ieri e' stato meglio... Ecco i miei appunti di ieri:
"La malinconia un po piacevole nel cuore. Dopo lavoro sono andata a vedere la chiesa in Piazza Barberini insieme con la cappella dei cappuccini. Il custode mi ha sorriso e mi ha detto che le donne polacche sono buone, pazienti e calme. Mi ha sorriso. Li dentro la cappella una clessidra come simbolo del tempo che " non passa, ma vola". E' proprio questa la mia sensazione. Lo sento sempre di piu/. La vita che mi scappa, come l'acqua tra le dita. Gli anni piu belli... E l'altra immagine della morte che dice " Io ero come tu sei adesso. Come io sono adesso tu lo sarai". Davanti agli occhi la faccia della mia zia nella bara a gennaio. La faccia di mio padre 5 anni fa. Le labbra che sembravano incollate. Penso cosi spesso alla morte. E alla bellezza della vita. Come e' effimera... Ci sfugge... Che peccato passarla da sola...
Poi via Veneto. E' aperta la stagione della primavera con la prima visita in villa Borghese. Strabello. Il tramonto, il verde... Ho sentito di nuovo l'ordine vero delle cose - le cose davvero importanti. I veri valori. Li vedo ancora. Solo dentro casa mi sento male. Per i valori si soffre. Si rimane soli.
Ieri durante la messa del mercoledi delle ceneri a San Pietro il prete ha detto che la superbia e' il peccato piu comune. E per la superbia si rimane soli. E che spesso non ce ne accorgiamo neanche. Sto cercando a capire se e' cosi con me.... Sto cercando un'altro modo per condannadrmi...
Le ceneri messe sui capelli -  non sulla fronte, come fanno in Polonia. C'era un gruppo di ragazzi, probabilmente turisti - che non sapevano neanche cosa fosse. Li ho visti li, in fila, con le mani preparate come per la comunione. I bisbigli, le risate. Poi nella metro ho visto una ragazza con il cenere grigio sui capelli neri. Non me l'aspettavo.
Durante la messa il prete ha detto delle parole molto significanti: "Ogni anno ringraziamo la befano di averci riempito le calze con dei regali. E perche non ringaziamo Dio ogni mattina di averci dato i piedi per riempire i nostri calzini?
Villa Borghese... che calma... L'mp3 con la"February song": " I never want to let you down. Forgive me if I slip away. All that you need to love is in front of your eyes..."
Per la prima volta ho preso un autobus da li: via Veneto, Tritone, Corso, piazza Venezia, Campidoglio., Bocca della Verita', Circo Massimo. Che bello. Seduta con la musica sulle orecchie, le luci della citta', pensando a cosa prepararmi per cena. Quante volte sono stata con te al Circo Massimo... Prendo la metro... Vado a casa... Ho fame... "
ieri e' stato il giorno nazionale della lotta contro la depressione nel mio paese. Ci ho messo quasi 4 ore a tradurre un articolo interessante che poi ho mandato a te. Ma non credo tu lo abbia letto.

Sento il freddo al cuore... e non ci capisco niente... non capisco il perche...

mercoledì 22 febbraio 2012

Un po di colore...

E' passato un giorno che ho chiamato " di colore". Nel senso che mi ha fatto vedere il mondo a colori, non in bianco e nero.
Basta davvero poco per stare meglio.
So di non essere fatta negativa. Non lo sono. Nel mio cuore c'e' la voglia di vivere. E se soffro e anche perche proprio questa voglia viene soffocata o semplicemente negata.
Ci sono giorni proprio neri. Ma ieri c'era tanta luce nell'aria.
Ho parlato con mia madre, e la mia famiglia. Ho mangiato un pezzo di torta con la mia coinqulina.
Ho visto una bellissima borsa thailandese fatta a mano, di tessuto, con ricami, tutta colorata, molto grande. Un'opera d'arte. Starebbe bene con un look tutto nero e forse solo una sciarpa rossa o le scarpe rosse. e gli orecchini, certo!!
Ieri mi sono distratta.
Lunedi mi ha chiamato LUI, o meglio ha provato a chiamarmi. Ma solo una volta. Non potevo rispondere. Chissa' cosa voleva. Certo non parlare. Ed io ho paura di essere trattata male. E visto che non mi ha piu' chiamata vuol dire che e' proprio questo che voleva fare.
Mi sono resa conto di quanto mi fa paura. o mi farebbe paura vederlo. Perche non sento piu' la confidenza che avevo prima con lui. ed e' sparita la fiducia che avevo in lui. Non lo credo piu' buono. Forse lo era, si. Ma non lo e'. E non merito per niente tutto questo. Ma lui non merita me.

Domenica sono uscita con qualcuno. Si, quella persona che dovevo vedere gia' giovedi scorso. Ci siamo visti finalmente. Ho avuto la sensazione di vedere me stessa ma dieci volte peggio. Che vuol dire? E' una persona con il passato doloroso, simile al mio. E che lo dimostra sempre. Nei movimenti, nel modo di camminare e poi nel parlare. E mi sono chiesta se cosi mi vedeva lui? Secondo il meccanismo psicologico che ci fa odiare alcuni comportamenti o i modi di fare di una persona che conosciamo bene, a cui pure vogliamo bene, ma non riusciamo proprio ad accettare queste piccole cose. Che poi crescono e diventano enormi. E non abbiamo piu voglia di capirlo. E' piu facile odiarle.

Ieri notte ho fatto un bel sogno: mi sono immaginata con i capelli del passato, belli, piu lunghi, con le sopracciglia che alzavo incuriosita, senza i disturbi fisici che senso. Niente mani tremanti. Perche nel sogno c'era una persona che mi abbracciava, e che mi baciava pure. E mi sentivo bene. Non sentivo il vuoto. Non sentivo l'ansia. Non sentivo la paura. Perche non ero sola e la vita sembrava bella di nuovo. Perche potevo dividere. Dividere le cose di cui e' piena la mia testa, e di cui e' pieno il mio cuore.

Da qualche giorno ascolto tutti gli album di Lara Fabian.
Per andare a dormire vi consiglio il bellissimo Piano Nocturne dell'album "Nue".
Buonanotte :)

venerdì 17 febbraio 2012

Tanti pensieri

Mi chiedo spesso se si puo essere sfigati veramente.
O vorrei sapere dove sbaglio sempre...
Oggi dovevo vedere qualcuno che mi ha proposto da solo l'incontro, mi ha cercata, ha mostrato interesse. Senza nessun mio sforzo.
E oggi con un solo sms laconico l'appuntamento e' stato cancellato.
Come due settimane fa. E come tante altre volte prima.
E io tronco subito. Non do piu possibilita' a queste persone. Le cancello.
Non lo capisco, non so a cosa serve, non ho una minima idea delle intenzioni che potevano avere loro.
Ho sofferto troppo, ho imparato una lezione che adesso mi impedisce di fidarmi. Non ci riesco.

Ho fatto una passeggiata lunga per non pensarci. Io sento gia' la primavera nell'aria. e' cambiata la luce. E' tutto cosi chiaro, fresco. E in via Cola di Rienzo ho preso 3 libri! Sono stata fortunata perche ho trovato un libro che stavo cercando da un po di tempo. L'ultima parte della trilogia di Marcello D'Orta. Sono i temi dei suoi alunni - divertentissimi ma che fanno allo stesso tempo anche pensare - questa volta sull'istruzione religiosa nelle scuole.
Il secondo libro - vecchio piu di 50 anni - sono le lettere vere mandate alle donne italiane alle riviste femminili. Un'altra cosa estremamente divertente ma anche triste allo stesso momento. La prefacione di Pasolini spiega fa riflettere sulla posizione della donna nella societa italiana all'epoca. E quanto e' cambiato fino ad oggi? Bisognera rifletterci sopra. Non vedo l'ora di leggerlo tutto!
Il terzo libro e' di Luciana Littizzetto. No avevo gia' uno. L'umorismo non manca neanche a questo, sicuramente.

E cosi camminando felice dei miei aquisti ho scritto i miei pensieri nel cellulare. Eccoli:

"Penso tanto male a LUI e agli anni di sofferenza e la "tossica" indipendenza di lui in cui sono entrata cosi facilmente. Non ho mai conosciuto di persona qualcuno con comportamenti cosi spietati e crudeli verso di me. In tutti i suoi bisogni e debolezze io non mancavo mai. pronta anche di prendere un volo fino a Roma, abitare case strane, pagarle anche da sola, anche per poterlo vedere solo per un po e neanche ogni giorno. E mi e' stato negato quasi tutto: la mie esistenza e' stata nascosta dai suoi amici che mi conoscevano solo dalle sue descrizioni. Il mio senso di essere donna, la bellezza.... sono state negate passo dopo passo. Come mai gli ho permesso di giocarme cosi? Sono diventata una bambola. Una bambola patetica e umiliante. Fino ad arrivare al punto in cui gli chiedevo scusa. Mi inginocchiavo e cercavo sbagli sempre in me.
Se lo provo ad immaginare adesso mi fa schifo lui come una persona. La sua faccia che amavo cosi tanto adesso mi fa solo schifo. Piu sono sola, piu soffro, e piu diventa crudele. E che pena mi fa quando penso a come e' incapace a vivere pure lui. A come non riesce a prendere nessuna responsabilita', nessun impegno serio. A come scappa sempre da tutto.
Mi fa pensare alla favola "la cicala e la formica". Adesso per lui e' l'estate. La sua giovinezza, spensieratezza. Ma poi arrivera l'inverno anche per lui. Gli auguro di accumulare abbastanza provviste per poter sopravviverla.
Io adesso pago per i mie sbagli e la mia immaturita' non fidandomi di nessuno. Nonostante il dolore della solitudine. Il dolore che uccide lentamente.
Alle persone che infrangono le promesse, che mancano agli appuntamenti, che mi cercano solo per cercare sonforto, io ci metto ' la croce sopra' come diciamo in Polonia. Chiudo, in altre parole.
Scrivo tutto questo davanti all' Ara Pacis. Quanto e' bella Roma. Quante possibilita' ci sono, quante occasioni per stare bene e poter vivere la vita pienamente.
Finisco il mio solito giro in piazza di Spagna, seduta per le scale. Dopo faro' un giro a Piazza Vittorio, e da li a Santa Maria Maggiore - e faro' la spesa. Mi comprero le castagnole e le ciambelle per festeggiare il giovedi grasso.
Provero' ad odiarti. Mi servira per non morire e ritrovare la mia dignita'. Poi mi passera. L'odio diventara pieta'. E ti perdonero'. E mi perdonero. E saro libera. Se vivro ancora. O forse se stessi felice morirei subito? Sono rimasta viva dopo tutto questo perche e' ormai la mia realta. L'unica che conosco bene. E mi tratto male e permetto agli altri di farlo. Non credo forse di meritare meglio.
Arrivo al supermercato con le gambe e le mani tremanti. Il cuore corre impazzito. Dovro' morire presto?"

La sera e' finita bene. Non da sola. Ma la notte non mi portera' il riposo tanto desiderato. Lo so gia'.
Buonanotte.

domenica 12 febbraio 2012

Bastava cosi poco....

Un fine settimana tremendo. O forse sbaglio?
La terza settimana me ne sto chiusa in casa. Sereno - si potrebbe dire.
Ma in realta' tutt'altro che sereno.
Ieri credo di aver definitivamente chiuso con LUI.
Facendo un resoconto di tutto il passato non mi fa altro che soffrire.
E poi - non sono più me stessa. e non mi piace.
Se nel passato facciamo qualcosa di brutto, non c'e' scampo. Il passato ci seguirà per sempre.
Io ho fatto tanto male a lui e la sua ragazza nuova due anni fa.
Ne ho sofferto e ne soffro ancora tanto. Mi sono odiata, disprezzata, sputata in faccia.
E lui mi ha perdonata. Cosi diceva. Ma perdonare non sono parole. Perdonare sono gesti, comportamenti.
Perdonare non e' cercarti, cenare con te a casa tua, dormire con te.
Non perdona chi nasconde da te il numero del cellulare nuovo - giusto per punirti di tante telefonate che gli facevi addolorata dalla notizia della storia nuova.
Non perdona chi non ti invita mai a casa sua ma vuole cenare sempre nella tua cucina.
Non perdona chi ti cerca di notte, disperato, per parlare, per poi sparire quando tu cerchi aiuto.
Non perdona chi dorme con te ma non ti bacia e ti abbraccia senza stringerti con le mani.
Non perdona chi ti ride in faccia gridando " Sei sola come un cane!" - proprio quando pochi anni prima aveva pianto per ore al telefono, chiedendoti l'aiuto.
Come si fa a scordare tutto questo. Scordare quello che qualcun altro ti ha dato. Cosi che poi riusciamo a ironizzare degli stessi problemi nella persona che ci aveva aiutati?
Ieri e' stata la fine. Lo so.
Ho chiesto solo d'aiuto per una cosa che riguarda lui. E non mi ha creduto. anzi, ha dubitato di essere stato lui il motivo. Cosi pago per le mie menzogne del passato.
Basta. So che dovrò alzarmi e sopravvivere anche questo. E so che devo ringraziare a Dio che mi sta mostrando tutto il tempo che faccio la strada sbagliata.


oggi ho letto della morte di whitney Houston. La mia diva, il ricordo dell'infanzia, delle canzoni che imitavo non conoscendo inglese, all'epoca.
Su facebook ho trovato le parole di Biagio Antonacci che mi hanno colpita:
Whitney Houston----Un altro caso di infelicità che sfocia nella morte,non bastava essere bella , ricca, famosa, non bastava.
Una voce nella solitudine che diventa assenza, cosi come altre voci in un coro di stelle perdute nel'infinito, forse bastava una carezza sincera , forse bastava chiudere gli occhi solo per dormire...............buon riposo bella donna...................b.
 
Quanto sono vere queste parole. "Bastava una carezza".
Io a LUI dicevo la stessa cosa: mi basterebbe un abbraccio. E lui guardandomi freddo rispondeva " Non te lo posso dare". Per poi il giorno dopo sdraiarsi accanto a me, o meglio dietro di me  nel mio letto. Cosi non doveva vedere la mia faccia. Non doveva baciarmi. Poteva forse immaginarsi chissacosa....
Crudelta' emotiva... Una delle peggiori, credo... Ed esserne schiavo ti rovina per sempre.
essere sensibili, soffrire il mondo, parlarne a qualcuno ci rende vulnerabili, inermi.
Io so che sto sbagliando. So bene dove e come. So cosa dovrei fare. A volte quasi quasi ci riesco. Ma la solitudine,......
Devo alzarmi, alzare la serranda e fare colazione... Forse staro' meglio...
 
 
 
 
 

venerdì 10 febbraio 2012

Aspettando la neve....

Un altro di questi giorni che chiamo "neri".
Ormai mi credo pazza o stupida. Ma sara' solo la solitudine, il dolore, la paura...
A volte mi sento cosi' forte, e poi viene un altro colpo a togliermi il fiato.
Da qualche settimana non piangevo. E due giorni fa non ce l'ho piu' fatta.
Sono scoppiata in lacrime... ho pianto a lungo - il cuscino e' diventato bagnato. e non ho smesso finché non ho lasciato uscire tutta la frustrazione e tutto il grido d'aiuto. Un grido silenzioso.

Come faccio ad andare avanti? Ma vado avanti?
Come chiamare questa vita - praticamente solitaria. Lontana dalla mia terra, dalla mia madre malata, dalla mia casa.
Come poteva essere diverso senza le malattie, le paure, la solitudine. A volte la rabbia contro tutto questo mondo mi consuma. e poi mi dico che e' bello il mondo. Che non posso avercela con lui. Che non posso lamentarmi. E devo stringere i denti e dirmi: aspetta, forse domani....

Si, io sono venuta qua, per vivere da sola, quasi un anno e mezza fa. Per scappare dalla routine che mi consumava, per dare le spalle al passato. Il passato che faceva cosi male.
I ricordi di mio padre malato, della sua morte ingiusta. Di mia madre malata. Della vita in un piccolo paesino e sempre lo stesso lavoro - io ormai una donna adulta, che dentro ero rimasta una bambina piena di sogni e a volte cosi' sorprendentemente ingenua.
Ma c'era anche un altro motivo: LUI. Dopo tanti anni di una relazione a distanza, senza senso, in cui mi sono lasciata perdere completamente sono rimasta da sola. Sola io, ma non lui.
Il dolore fisico di saperlo stare con un'altra persona non mi lasciava respirare, mangiare.
E cosi la mia decisione rimandata da sempre: venire a Roma. Viverci. E sognare il nostro rincontro.
Certo, la cosa più importante era anche poter sentire tutte le responsabilita' della vita.
Non c'era più nessuno che poteva farmi da mangiare. La spesa, la lavatrice, me le dovevo fare da sola.
Non e' stato facile, ma la soddisfazione ne e' valsa la pena.
La mia autostima frantumata e' diventata quasi un pezzo nuovo.
La nuova realta', le tante cose da fare - persone nuove, speranze nuove.

Ma in tutto questo c'era nascosta la stessa depressione. Lo stesso senso di alienazione. LE stesse domande " Perché?"./

Da piu di cinque anni la mia salute mi fa scherzi inspiegabili. E' cominciato dalla sparizione delle sopracciglia, poi problemi di schiena, e poi finalmente i capelli.
Nel frattempo ho perso mio padre. Mia madre ha fatto la lotta con lo stesso brutto male che e' stato solo l'inizio di altri disturbi e preoccupazioni.
So che se solo avessi la salute, mi sentirei meglio. Il fatto che nessuno sa spiegarmi cosa mi succede e' la cosa più terribile. Da qualche anno perdo i capelli, adesso ne ho pochi, fini fini, li taglio sempre corti. e non riesco più a riconoscere la ragazza del passato.
Nei periodi quando sogno di diventare calva, non dormo, giro con la faccia pallida, trattengo le lacrime in metro, per strada... E parlo solo con me stessa. Perché non ho amici qua. Non c'e' una persona di cui potrei fidarmi. Il mio telefonino e' morto. So bene che ogni festa, ogni week end, rimarro' da sola. E tutti i contatti che ho fatto, cosi promettenti all'inizio, non sono durati più di uno o due incontri.
Mi sto chiedendo la solita domanda: cosa c'e' in me? Perché e' cosi? Perché ogni piccola speranza che ho viene uccisa... Perché le malattie...
Non mi sento più una donna. Guardo tutte le donne con le loro chiome nere, foltissime, lunghissime... e vedo i miei capelli fini, sottili, pochi, morbidi come seta, corti. Vedo la mia faccia senza sopracciglia che le davano vita, la rendevano interessante, mostravano emozioni. Mi vedo sempre peggiore.
Nelle mie passeggiate lunghissime, con la macchina fotografica in mano, oppure un libri, mi nascondo dagli sguardi altrui, mi sento nessuno, mi sento inutile.
Ma non e' sempre cosi. A volte la voglia di vivere vince tutte le paure. In giorni cosi vado nei miei negozi preferiti, provo i vestiti belli, sorrido, ascolto la musica dalle cuffie. Ma sono giorni quando i capelli sembrano un po più folti - in quel periodo corto, prima che ricadano di nuovo.

Il colpo più forte e' LUI. Con cui siamo tornati di nuovo d'estate. E la mia vita ha avuto un colore. Ho avuto un senso. Un senso in piu'. Facevo la spesa non solo per me, aspettavo la sera non piu' solitaria, mi svegliavo non piu' da sola. Parlavo. Sentivo la mia voce che faceva domande alle quali arrivavano delle risposte.
Ringraziavo a Dio, e non volevo nient'altro.
Lui conosceva le mie malattie, sapeva tutto del mio passato. E nonostante tutto ci siamo ritrovati.
Ma quando sei troppo innamorato, rischi di perdere tutto.

Adesso sono rimasta da sola. Di nuovo. Non esiste un modo di parlargli. Sono diventata io la persona non grata. La consapevolezza di essere annientata e' la cosa più brutta. Ed eccomi che mi sto annientando io, che mi sto rovinando. Da sempre crudele con me stessa, da sempre mendicante di sentimenti, di poter appartenere a qualcuno o qualcosa. Di far parte.
Io che sono cosi solitaria. Sono stata accusata di non aver altra vita tranne quella con lui. Io che sto sempre a cercare cose nuove, che ho molti interessi, che mi incuriosisce tutto.

Oggi e' uno di questi giorni neri. Ho dovuto buttarlo fuori da me, se no gridavo ad alta voce in queste mura.
Ho preso qualche pasticca calmante. E da giorni che la tachicardia mi toglie il fiato e mi fa tremare le mani.
Non so se e' un altro segnale di qualcosa di brutto che sta per arrivare, come e' successo cosi tante volte.

Oggi mi sento calva. E non ho la forza di fare niente. Leggo "Due di due" di De Carlo. Un libro e' sempre stato il modo migliore per non pensarci. Posso non muovermi per ore intere consumata dalla realta' finta.
Cade la sera, stiamo aspettando la neve. Un'altra serata solitaria... Cerco di sopravviverla....
Forse domani il mondo sara' tutto bianco....

domenica 5 febbraio 2012

Premessa...

Stasera ho deciso di iniziare un blog.
E' da tanto tempo che volevo farlo. La testa e' piena di pensieri.
Passano dieci anni da quando ho conosciuto TE.
Io - una straniera innamorata di Roma -la tua citta'.
Mi trovo qua adesso. Ho fatto una scelta non facile.
E adesso mi tocca di fare un resoconto di questi " dieci inverni" in cui la vita ha fatto un giro di 180°
Ma sopratutto vorrei scrivere un diario di questi miei giorni qua.
Scrivere tutto questo che penso, che sento. E di tempo non me ne manca.
Lo trovo un po imbarazzante fare questo tipo di esibizione personale. Ma forse e' questione di abituarcisi.
Questo diario nasce dal mio privato bisogno di scrivere. Di far uscire le parole dal guscio della mia testa dove non hanno piu' spazio.
Se troveranno un lettore, mi fara' piacere.
Per ora e' tutto.


Devo ancora fare amicizia con tutte le cose tecniche:)

Comunque un grande benvenuto a tutti!
Scusate se faccio errori (potete sempre correggermi!:) La fame di conoscere sempre meglio questa bella lingua italiana non mi passa mai.
Eccolo il primo passo.
Insomma, non e' stato cosi difficile!

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