domenica 12 febbraio 2012

Bastava cosi poco....

Un fine settimana tremendo. O forse sbaglio?
La terza settimana me ne sto chiusa in casa. Sereno - si potrebbe dire.
Ma in realta' tutt'altro che sereno.
Ieri credo di aver definitivamente chiuso con LUI.
Facendo un resoconto di tutto il passato non mi fa altro che soffrire.
E poi - non sono più me stessa. e non mi piace.
Se nel passato facciamo qualcosa di brutto, non c'e' scampo. Il passato ci seguirà per sempre.
Io ho fatto tanto male a lui e la sua ragazza nuova due anni fa.
Ne ho sofferto e ne soffro ancora tanto. Mi sono odiata, disprezzata, sputata in faccia.
E lui mi ha perdonata. Cosi diceva. Ma perdonare non sono parole. Perdonare sono gesti, comportamenti.
Perdonare non e' cercarti, cenare con te a casa tua, dormire con te.
Non perdona chi nasconde da te il numero del cellulare nuovo - giusto per punirti di tante telefonate che gli facevi addolorata dalla notizia della storia nuova.
Non perdona chi non ti invita mai a casa sua ma vuole cenare sempre nella tua cucina.
Non perdona chi ti cerca di notte, disperato, per parlare, per poi sparire quando tu cerchi aiuto.
Non perdona chi dorme con te ma non ti bacia e ti abbraccia senza stringerti con le mani.
Non perdona chi ti ride in faccia gridando " Sei sola come un cane!" - proprio quando pochi anni prima aveva pianto per ore al telefono, chiedendoti l'aiuto.
Come si fa a scordare tutto questo. Scordare quello che qualcun altro ti ha dato. Cosi che poi riusciamo a ironizzare degli stessi problemi nella persona che ci aveva aiutati?
Ieri e' stata la fine. Lo so.
Ho chiesto solo d'aiuto per una cosa che riguarda lui. E non mi ha creduto. anzi, ha dubitato di essere stato lui il motivo. Cosi pago per le mie menzogne del passato.
Basta. So che dovrò alzarmi e sopravvivere anche questo. E so che devo ringraziare a Dio che mi sta mostrando tutto il tempo che faccio la strada sbagliata.


oggi ho letto della morte di whitney Houston. La mia diva, il ricordo dell'infanzia, delle canzoni che imitavo non conoscendo inglese, all'epoca.
Su facebook ho trovato le parole di Biagio Antonacci che mi hanno colpita:
Whitney Houston----Un altro caso di infelicità che sfocia nella morte,non bastava essere bella , ricca, famosa, non bastava.
Una voce nella solitudine che diventa assenza, cosi come altre voci in un coro di stelle perdute nel'infinito, forse bastava una carezza sincera , forse bastava chiudere gli occhi solo per dormire...............buon riposo bella donna...................b.
 
Quanto sono vere queste parole. "Bastava una carezza".
Io a LUI dicevo la stessa cosa: mi basterebbe un abbraccio. E lui guardandomi freddo rispondeva " Non te lo posso dare". Per poi il giorno dopo sdraiarsi accanto a me, o meglio dietro di me  nel mio letto. Cosi non doveva vedere la mia faccia. Non doveva baciarmi. Poteva forse immaginarsi chissacosa....
Crudelta' emotiva... Una delle peggiori, credo... Ed esserne schiavo ti rovina per sempre.
essere sensibili, soffrire il mondo, parlarne a qualcuno ci rende vulnerabili, inermi.
Io so che sto sbagliando. So bene dove e come. So cosa dovrei fare. A volte quasi quasi ci riesco. Ma la solitudine,......
Devo alzarmi, alzare la serranda e fare colazione... Forse staro' meglio...
 
 
 
 
 

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